If se vendete merci a consumatori in altri Paesi UE, via internet tramite Fulfillment by Amazon (FBA), allora probabilmente dovrete registrarvi ai fini IVA nei Paesi dei vostri clienti. Ma la buona notizia è che non dovrete aprire filiali all’estero per svolgere la vostra attività.
NOTE: non esiste al momento un singolo numero IVA UE per i venditori di merci al dettaglio. Dovete considerare di registrarvi separatamente in ognuno dei 28 Paesi membri dell’Unione Europea. C’è un esperimento iniziale con un unico numero IVA per tutta la UE per i fornitori di servizi online dall’inizio del 2015. Lo stesso criterio potrebbe essere esteso alle merci e ai venditori FBA in un prossimo futuro.
Quando è necessario registrarsi ai fini IVA in un altro Paese UE?
Se siete già registrati ai fini IVA in nel vostro Paese, non è necessario registrarsi immediatamente nei Paesi dei vostri clienti per svolgere la vostra attività di vendita. La Unione Europea che stabilisce le regole sovranazionali per i 28 Paesi membri, ha fissato le soglie per i venditori FBA stranieri. Se vi mantenete al disotto di questi massimali annuali in un dato Paese, non dovete registrarvi ai fini IVA e potete applicare l’IVA usando il numero Iva nazionale del vostro Paese.
Potete controllare i massimali per le vendite a distanza oltre i quali registrarvi qui.
Quando superate la soglia in un dato Paese, dovrete registrarvi ai fini IVA in quel Paese come soggetto IVA non residente. Secondo le regole del Mercato Unico Europeo, questo vi permette di vendere in un dato Paese UE senza il bisogno di fondare una società locale. Dovete comunque applicare l’IVA locale e versarla alle autorità fiscali locali, perché la UE non ha armonizzato i diversi regimi fiscali.
Oltre a doversi registrare ai fini IVA per aver superato i massimali per le vendite a distanza, dovrete farlo anche se avete merci in deposito in un magazzino Amazon all’estero prima di vendere a consumatori locali. Leggete la nostra sezione sull’IVA per i magazzini Amazon all’estero. La soglia delle vendite a distanza funziona così: per esempio, se avete un numero IVA francese, vendete al dettaglio in Francia con IVA al 20%.
Se cominciate a vendere in Germania e Spagna, e le vostre vendite sono al disotto della soglia di registrazione, allora applicate l’IVA francese del 20% e versate l’IVA incassata alle autorità fiscali francesi; quando superate i limiti (Germania €100.00, Spagna €35,000 all’anno) dovete registrare la vostra società francese presso le autorità fiscali di Germania e Spagna. Verranno assegnati alla vostra società francese i vostri numeri IVA spagnolo e tedesco. In termini fiscali siete diventati commercianti o imprenditori “non residenti”. Dovete allora applicare ai vostri clienti tedeschi e spagnoli l’IVA al 19% e al 21% IVA rispettivamente, e versarla alle autorità fiscali locali.
In sintesi
- Ogni società non-UE che vende merci all’interno dell’UE dovrà registrarsi nel Paese in cui detiene le merci,
- Ogni società UE che ha superato la soglia locale di registrazione dovrà registrarsi localmente,
- Ogni società UE che ha superato le soglie delle vendite a distanza in un altro Paese UE dovrà registrarsi nel Paese in cui la soglie è stata superata,
- Ogni società UE non residente che detiene merci e vende merci da un altro Paese UE dovrà registrarsi nel Paese in cui le merci sono depositate.
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